Se il cane cagiona danni ad altre persone o ad un cane, la responsabilità ricade sul proprietario.
È bene ricordare che spetta sempre al proprietario adottare ogni cautela in modo da evitare comportamenti aggressivi e dannosi del cane.
In particolare, l’articolo 672 del codice penale prevede e disciplina in modo specifico l’omessa custodia e il mal governo di animali, punendo chi non custodisce adeguatamente gli animali, chi li lascia liberi ovvero chi chi li affida a una persona inesperta o incapace di controllarli.
Oltre alla responsabilità penale, esiste e coesiste anche quella civile, che implica la necessità di risarcimento i danni che ha subìto la persona lesa. L’unico modo per sottrarsi a tale dovere è dimostrare la sussistenza del cd. caso fortuito, ovvero circostanze del tutto imprevedibili e non imputabili ad alcuna colpa del padrone.
Nel caso specifico di un cane che morde l’altro cane, la giurisprudenza mette in chiaro i criteri che seguono:
- la responsabilità è del padrone il cui cane ha attaccato per primo.
- se il cane agisce per difendere il padrone dall’altro cane o dal suo proprietario la colpa è di quest’ultimo.
Va da sé che il cane non ha alcuna responsabilità né tanto meno deve essere abbattuto. Eventualmente potrebbe essere sottoposto a percorsi educativi e riabilitativi
A quanto ammonta il risarcimento che deve essere corrisposto?
Dipende da una serie di fattori e di parametri.
Per questo, è molto importante affidarsi sempre ad un avvocato animalista, cioè un avvocato che abbia una provata esperienza nel settore.
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Avv. Claudia Spositi