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Dare da mangiare ai gatti randagi è reato?

Se ci troviamo di fronte a dei gatti randagi, cosa possiamo fare e cosa, invece, non è lecito?

⏩️ è bene ricordare che in Italia è legale dare da mangiare ai gatti randagi, ma è altrettanto importante ricordare che gli effetti di queste azioni possono violare la legge.

👉 questo perché l’azione deve essere fatta nel rispetto delle altre persone oltre che degli animali stessi: inoltre bisogna considerare che ogni Comune adotta delle specifiche disposizioni sugli animali randagi. Questo significa che potrebbero essere vietate alcune azioni come, per esempio, lasciare il cibo per strada.

Alcuni reati che si potrebbero configurare dal semplice dar da mangiare ai gatti sono, per esempio:

  • disturbo della quiete pubblica, che deriva dalla presenza massiccia e assidua di gatti in un determinato luogo;
  • Maltrattamento e violenza sugli animali, che ricorre quando ovviamente si forniscono cibi avvelenati oppure semplicemente non in linea con il benessere dell’animale;
  • E getto pericoloso di cose che si verifica quando vengono lasciati residui di cibo o strumenti che sporcano l’ambiente ed infastidiscono gli altri.

🔺 RICORDA! Se si instaura una relazione con gli animali randagi, pur non essendone proprietari se ne diventa responsabili a livello legale.

Lo sapevi? Se anche tu ti stai trovando in una situazione simile contattami al più presto per una consulenza senza alcun impegno

Avv. Claudia Spositi

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Caduta da cavallo: esaminiamo insieme conseguenze e responsabilità

Fai equitazione oppure ogni tanto vai a cavallo?

Che tu sia un professionista o un dilettante dello sport equestre poco importa.

Quel che devi sapere sono le responsabilità del maneggio in caso di caduta o di danni che puoi subire.

Oramai è pacifico che il maneggio, la scuderia, il centro ippico, il proprietario o utilizzatore dei cavalli, in qualità di esercenti di attività pericolosa ai sensi dell’art. 2050 Cod. Civ. hanno una responsabilità ben precisa nei confronti del caduto da cavallo a prescindere dalla sua esperienza.

Per esonerarsi, devono provare di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno, oltre che di non avere commesso violazione delle norme di legge o di comune prudenza. Insomma, devono dimostrare che il danno sia stato cagionato da caso fortuito o forza maggiore

👉 è possibile chiedere il risarcimento anche per infortuni e non solo per danni gravi.

⏩️ Ecco perché, se hai subito lesioni a cavallo oppure vuoi iniziare equitazione contattami per conoscere bene quale tutela ti spetta in caso di infortunio

Avv. Claudia Spositi

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Se un cane morde un altro cane, cosa rischia il padrone?

Se il cane cagiona danni ad altre persone o ad un cane, la responsabilità ricade sul proprietario.

È bene ricordare che spetta sempre al proprietario adottare ogni cautela in modo da evitare comportamenti aggressivi e dannosi del cane.

In particolare, l’articolo 672 del codice penale prevede e disciplina in modo specifico l’omessa custodia e il mal governo di animali, punendo chi non custodisce adeguatamente gli animali, chi li lascia liberi ovvero chi chi li affida a una persona inesperta o incapace di controllarli. 

Oltre alla responsabilità penale, esiste e coesiste anche quella civile, che implica la necessità di risarcimento i danni che ha subìto la persona lesa. L’unico modo per sottrarsi a tale dovere è dimostrare la sussistenza del cd. caso fortuito, ovvero circostanze del tutto imprevedibili e non imputabili ad alcuna colpa del padrone.

Nel caso specifico di un cane che morde l’altro cane, la giurisprudenza mette in chiaro i criteri che seguono:

  • la responsabilità è del padrone il cui cane ha attaccato per primo.
  • se il cane agisce per difendere il padrone dall’altro cane o dal suo proprietario la colpa è di quest’ultimo.

Va da sé che il cane non ha alcuna responsabilità né tanto meno deve essere abbattuto. Eventualmente potrebbe essere sottoposto a percorsi educativi e riabilitativi

A quanto ammonta il risarcimento che deve essere corrisposto?

Dipende da una serie di fattori e di parametri.

Per questo, è molto importante affidarsi sempre ad un avvocato animalista, cioè un avvocato che abbia una provata esperienza nel settore.

Per una consulenza senza alcun impegno, ecco i miei recapiti

Avv. Claudia Spositi

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Il cartello “Attenti al cane” non esime il padrone da responsabilità. Vediamolo insieme

Sei proprietario di un cane? Ecco perché il cartello "attenti al cane" non basta per essere esonerati dalle responsabilità 👇

⏩️ il proprietario risponde dei danni che cagiona l’animale: per questo ha l’obbligo di adottare tutte le cautele necessarie per prevenire le reazioni dell'animale che, per quanto buono possa essere, ricordiamo che agisce in base all’istinto. A volte la sola percezione di uno stato di pericolo può indurre l’animale a compiere delle azioni di cui non lo avremmo mai ritenuto capace.

⏩️ pertanto, non è sufficiente che il cane si trovi in un recinto (anche privato): la possibilità che vi si possano introdurre persone estranee all'interno (es. un postino) impone al padrone precise cautele e obblighi anche di sorveglianza.

In poche parole, il cartello "ATTENTI AL CANE" benché ben in vista al cancello d'ingresso non basta di per sé ad escludere la responsabilità̀ del padrone il quale è tenuto comunque a provvedere ad un'adeguata custodia dell’animale al fine di evitare danni o lesioni a cose o persone di cui poi ne deve rispondere direttamente.

Vuoi saperne di più? Contattami

Avv. Claudia Spositi

cane fb

Hai visto un cane chiuso in macchina sotto al sole? Ecco cosa puoi fare

⏩️ tenere un cane in auto, sotto il sole, è vietato perché potrebbe mettere a repentaglio la sua salute.

⏩️ molti regolamenti comunali, come quello di Roma, impediscono di tenere il cane in auto da solo dal mese di aprile ad ottobre.

⏩️ ma quindi, cosa possiamo fare se troviamo un animale chiuso in macchina da solo?

⏩️ per prima cosa bisogna accertarsi che il padrone non sia nei paraggi: se il cane sembra dimenticato in quel caso è sempre meglio rivolgersi alle autorità

chiamando il 112, fornendo le informazioni riguardo lo stato di salute dell'animale e trovare testimoni del fatto.

⏩️ l'entrata irruenta rompendo un finestrino è sempre l'ultima soluzione applicabile solo in casi estremi, di grande necessità.

Hai qualche altra domanda? Commenta o scrivimi in privato e ti risponderò!

Avv. Claudia Spositi

animali fb

Il proprietario di una casa in affitto può vietare di tenere animali?

Quali sono i diritti che ha un proprietario di casa? Al contrario di come molti credono, le condizioni che può porre non sono illimitate.

⏩️ oggi parliamo degli animali domestici e vediamo se un proprietario di casa può vietare la presenza di animali domestici nella casa data in locazione.

Per la giurisprudenza tutto risiede nel contratto di locazione: se per il proprietario è una prerogativa dovrà specificarlo nel contratto.

⏩️ questo perché nel momento in cui si concede in locazione un immobile non si può impedire all’affittuario di tenere animali, a meno che questa condizione non sia stata ben specificata per iscritto e accettata dell'inquilino.

❗️ importante! Ricorda che il proprietario non può né procedere con la minaccia di sfratto è può aggiungere successivamente sul contratto una clausola di tal genere.

E’ capitato anche a te un episodio simile?

Stai vivendo una situazione del genere?

Contattami per una consulenza

Avv. Claudia Spositi

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Bracconaggio: in cosa consiste? Vediamolo insieme

Il confine tra attività venatoria e bracconaggio a volte può essere molto sottile. Esaminiamo insieme le fattispecie

⏩️ nonostante sia una pratica che genera molto controversie, la caccia è del tutto legittima purché entro determinati limiti e condizioni altrimenti rischia di sconfinare nel reato di Bracconaggio.

Ecco secondo la legge chi è il bracconiere:

  • Chi caccia in aree protette o in tempi non consentiti;
  • Chi spara o cattura specie vietate;
  • Chi utilizza mezzi di caccia proibiti.

Insomma, è sempre molto importante rispettare i diritti degli animali, le loro esigenze riproduttive ed il loro habitat.

Ricordati se hai bisogno di una consulenza con un avvocato specializzato nella tutela legale degli animali, contattami:

Avv. Claudia Spositi

cavallo fb

Caduta da cavallo e responsabilità del maneggio: vediamo cosa dice la legge

L'equitazione è da considerarsi un’attività pericolosa, soprattutto se esercitata da allievi giovanissimi che non sono bene in grado di gestire il cavallo.

Dal momento che è stata configurata come “attività pericolosa”, il gestore del maneggio risponde dei danni occorsi agli allievi ai sensi dell’art. 2050 Cod. Civ.

⏩️ per questo, se un allievo cade a terra o il cavallo inizia a scalciare facendolo cadere a terra, ne risponderà il proprietario del maneggio, non solo in quanto proprietario dell'attività, ma anche in quanto proprietario dell'animale.

⏩️ come stabilito ai sensi dell’art. 2052 cod. civ., “il proprietario di un animale è responsabile dei danni cagionati dall’animale stesso".

Se hai bisogno di una consulenza più dettagliata o cerchi un avvocato specializzato in danno cagionato da animali, contattami:

Avv. Claudia Spositi

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Quali sono le conseguenze alle quali va incontro il veterinario se un animale sotto le sue cure muore o non guarisce? Vediamolo insieme 👇

⏩️ nonostante le responsabilità possano essere civili o penali, normalmente si parla solo del primo caso, poiché per cadere nel penale è necessario che all'animale venga volontariamente inflitta una sofferenza

⏩️ la responsabilità civile si configura quando il veterinario non esegue con diligenza e serietà la propria prestazione professionale.

⏩️ trattandosi di responsabilità contrattuale sarà onere del padrone provare che l’animale era stato affidato alle cure del veterinario e che, successivamente, è morto o che le sue condizioni sono peggiorate, per imperizia o inesperienza o poca diligenza del veterinario. Spetta invece al veterinario dimostrare che egli non ha avuto alcuna colpa di quanto accaduto alla bestiola.

⏩️ le conseguenze degli errori sono di natura civilistica: il veterinario riconosciuto colpevole è tenuto a risarcire i danni al proprietario dell’animale.

La responsabilità del veterinario è un argomento oggetto di grande discussione. Normalmente l’obbligazione cui è tenuto il professionista è di mezzi ma in alcuni casi può essere anche di “risultato”.

Infine, ci sono le ipotesi più complesse legate ad esempio agli interventi di urgenza. In tal caso la legge limita ancor di più i casi di responsabilità professionale.

Per questo, se la tua bestiolina ha subìto un danno, contattami per una consulenza in modo da valutare bene il da farsi

Avv. Claudia Spositi

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Sai che cani e padroni hanno diritti? Vediamo insieme quali sono 👇

👉 il diritto del cane al #rispetto e all'amore: non è un oggetto che può essere accantonato o peggio, abbandonato dopo qualche anno, oppure che deve essere adornato di oggetti inutili come cappellini, vestitini che non rispettano la sua fisiologica natura ed i suoi bisogni.

👉 diritto alla #dignità: si riconosce, intanto, iscrivendolo all' #AnagrafeCanina, (obbligatorio per legge).

👉 diritto alla #salute: il cane ha diritto a non patire la fame e la sete, deve essere

curato se sta male.

👉 diritto del cane di #abbaiare: il cane ha diritto a "parlare" quando ci sono situazioni come il citofono, l'ambulanza ecc. Non vale, però, per un cane che abbaia continuamente.

Ma anche il padrone ha dei diritti:

⏩️ quello di non subire molestie, per esempio dai vicini che continuano a bussare alla porta per rimarcare che il cane abbaia.

⏩️ diritto a portare con sé il suo animale: ebbene sì, laddove non vi siano ordinanze comunali a limitare l'accesso dei cani in zone pubbliche, ti è consentito portare con te il tuo animale. (Spiagge pubbliche o private, mezzi di trasporto).

Lo sapevi? Se hai bisogno di una approfondire,  contattami

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